In natura il disordine rende possibile il costante adattamento delle specie al mutare dell’ambiente. Il disordine genera un equilibrio che si rinnova di continuo, tanto più stabile quanto più ampia è la biodiversità disponibile. I sistemi agricoli sono invece ordinati. Come è possibile conciliare due forze contrapposte e consegnare alle generazioni future gli ecosistemi non degradati e in grado di adattarsi ai cambiamenti climatici in atto e nel contempo sfamare il mondo?
CON:
Professor Mario Pezzotti, Dirigente Centro Ricerca e Innovazione Fondazione Edmund Mach;
Michele Morgante, Università di Udine e Direttore Scientifico dell'Istituto di Genomica Applicata;
Danilo Porro, Membro della Delegazione Nazionale nel Comitato di Programma di Horizon Europe 2021-2027, Direttore Institute of Molecular Bioimaging and Physiology del CNR Dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze Università Milano Bicocca;
Alessia Maccaferri, giornalista Il Sole 24 Ore